Per amore del lago
Una nuova visione di ospitalità sospesa tra due secoli.
C'era una volta la Belle Epoque, Tremezzo era la destinazione dei sogni; e il Grand Hotel Tremezzo era il suo luogo d'elezione
Un nuovo secolo, Un nuovo spirito
Bellagio, 1910. Sulla sponda opposta del lago si intravede il tranquillo villaggio di pescatori di Tremezzo.
Enea e Maria Gandola – lui discendente di una famiglia aristocratica, lei di rinomati artisti e intellettuali – lasciano la loro casa di Bellagio per stabilirsi qui, portando con sé tre figli piccoli e una raffinata, audace visione del mondo. Avevano viaggiato in lungo e in largo per il continente, visitando i grand hotel più maestosi e celebrati d'Europa, e avevano osservato come ovunque il loro lago veniva amato dalle famiglie e i personaggi più illustri, attratti dalla sua aria incontaminata, dal fascino dei suoi paesaggi e dalla speciale bellezza di questo specchio d'acqua.
È in questo angolo di paradiso che Enea e Maria vedono un'opportunità. E un sogno: costruire un hotel di lusso in grado di competere con i migliori d'Europa. Qualcosa che potesse porre il Lago di Como al centro della mappa del mondo. Qualcosa di nuovo e di grandioso.
La creazione di una destinazione
Non si badò a spese, per mettere insieme gli stilemi dell'Art Nouveau con le più recenti innovazioni tecniche. Così, agli stucchi e ai balconi fu dato il compito di raccontare, con la loro raffinatezza, lo spirito dell'Ottocento, mentre il bagliore del nuovo secolo iniziò a rifulgere dagli ascensori e dalle insegne elettriche. Nobiltà e celebrità fecero del Grand Hotel di Tremezzo la loro residenza, per una settimana o per una stagione. Era l'epoca dei piaceri raffinati: risate sotto gli ombrelloni e festeggiamenti fino a tarda sera alla luce dalle lanterne.
Una storia al femminile
Quella del Grand Hotel Tremezzo è una storia italiana e di famiglia. Ma è anche, profondamente, una storia di donne: quelle che hanno infuso nell'hotel il proprio stile inimitabile e la propria accoglienza calda e colma di cultura. Generazioni di proprietarie che hanno investito il proprio talento e il proprio spirito per dare un'anima a questo luogo tanto amato, e stelle abbaglianti di passaggio, come quella di Greta Garbo, che hanno lasciato tracce profonde di glamour, femminilità e fascino d'altri tempi. Le loro presenze risuonano ancora oggi nella grazia dei saloni e dei giardini, nella costante ricerca di suscitare gioia con ogni dettaglio, nell’elegante personalità di un Grand Hotel che trasmette in ogni cosa il valore della bellezza.
Il passato che incontra il futuro: un omaggio a una grande epoca e un faro proiettato verso il domani
Sessant'anni dopo, il Grand Hotel venne acquisito da una nuova famiglia, che ne è ancor oggi proprietaria. Un nuovo cognome e una nuova generazione pronti ad abbracciare e coltivare la sua storia per il secolo a venire scrivendone un nuovo capitolo. Così oggi, sotto questa nuova guida, il Grand Hotel Tremezzo è un luogo in cui tradizione e ricercatezza si sposano con uno spirito contemporaneo di indipendenza, e in cui l'accoglienza è calda, genuina ed elegante. Un luogo dove si sente sempre di arrivare a casa. E in famiglia.
Custodi di un nobile passato che sposa l'oggi e il domani
Continuate a scoprire il Grand Hotel Tremezzo